Alle ore 18.00 di venerdì 9 maggio nello spazio espositivo al primo piano del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, nell’ambito del progetto “L’Opera al Centro”, curato da Giuseppe La Motta, verrà inaugurata alla presenza del presidente Orazio Miloro, la mostra dal titolo VISUS – di Giusi Giorgianni, con il testo critico di Anna Maimone.

Visus, termine latino che rimanda alla vista, alla figura e all’aspetto, è un invito implicito ad andare oltre l’apparenza e cogliere, attraverso i volti rappresentati, la complessità delle persone ritratte: la loro storia, il loro dolore, la loro ricerca di senso.

In un’epoca dominata dall’istantaneità dei selfie e da un narcisismo diffuso, l’artista sceglie con forza controcorrente di restituire dignità e profondità al ritratto. I suoi volti – prevalentemente femminili – raccontano emozioni intense, malinconie, speranze tradite e attese ancora vive. Gli sguardi penetranti, sottolineati spesso da voluminosi turbanti, evocano il ricordo di due grandi pittrici del passato: Sofonisba Anguissola e Artemisia Gentileschi, maestra nell’arte di restituire alla pittura il vissuto quotidiano, il disagio e persino la violenza.

Tra le opere, emergono due donne fiere e tristi, affiancate in una vicinanza spirituale che fa pensare a un bilancio di vita; altre portano calle di plastica, simbolo struggente di una bellezza illusoria e del vuoto delle aspettative disattese. In contrasto, nei ritratti della figlia dell’artista – giovane donna con una barchetta sulla testa o tra le mani – si fanno strada desideri di viaggio, conoscenza, libertà. Immagini che rimandano a un’umanità in cerca di un orizzonte, in un tempo storico che sembra negare futuro e progettualità.

Commuove la presenza della bambina con un tralcio di glicine, sospesa in un mondo immaginario che resiste al peso del reale, e suggestiva è l’unica figura maschile della mostra: un figlio che danza con la madre, in una composizione che richiama la Pietà michelangiolesca, capovolta nei ruoli e nei destini.

Come scrive Anna Maimone, «i nostri volti sono un condensato di delusioni e di attese». E in questa mostra, ogni volto è un frammento di storia umana che, attraverso la pittura, interroga chi guarda.

La mostra potrà essere visitata tutti i giorni, escluso il lunedì e la domenica pomeriggio, nello spazio espositivo (1°piano) del Teatro Vittorio Emanuele dal 9 al 27 maggio nelle fasce orarie 10.00/12.30 – 16.00/18.40.

Mostra: “Visus” di Giusi Giorgianni