musiche di Rachmaninov, Strauss, Čajkovskij e Verdi
direttore Marco Alibrando
pianista Giuseppe Andaloro
Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele
produzione Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina
Programma
G. Verdi: Sinfonia da “Nabucco”
S. Rachmaninov: Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra in re minore op. 30
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P.I. Ciajkovskij: Suite da “Lo schiaccianoci”
J. Strauss Jr.: Voci di primavera (“Frühlingsstimmen”) op. 410
J. Strauss: Ouverture da “Il pipistrello” (“Die Fledermaus”)
Torna, dopo un anno di pausa, l’atteso Concerto di Capodanno – da sempre particolarmente apprezzato dai messinesi – con la formula che tanto successo ha ottenuto nell’edizione 2018: ovvero con una prima parte caratterizzata da un concerto di Rachmaninov (due anni fa il secondo, quest’anno il terzo) e con la seconda metà contenente pagine degli Strauss che ci rimandano all’appuntamento del primo giorno dell’anno.
Accanto ad alcuni dei più amati “numeri” del balletto “Lo schiaccianoci”, infatti, troveranno posto uno dei valzer più celebri, “Voci di primavera” op. 410, e l’ouverture dall’operetta “Il pipistrello”, che si pone tra le cose più belle del repertorio straussiano.
Ad aprire la serie di brani, la sinfonia da “Nabucco” di Verdi, l’opera (la terza del Maestro parmense) che nel 1842 cambiò il destino del Genio di Roncole di Busseto.
Ad eseguire il Terzo Concerto di Rachmaninov (quello del film “Shine”, che tanto appassionò la gente qualche anno fa) il pianista palermitano Giuseppe Andaloro, interprete sensibile e dalla potente tecnica, tra i migliori elementi della sua generazione (classe 1982), vincitore – com’è stato – di diversi concorsi prestigiosi, tra cui il “Busoni” di Bolzano e il London Piano Competition.
A dirigere l’orchestra del nostro Teatro torna, a distanza di due anni, il Maestro Marco Alibrando, giovane e valente “bacchetta” peloritana, che sta facendo una carriera assai interessante non soltanto nel panorama italiano.